Stessa pena inflitta ad altri cinque giornalisti
Marta Ottaviani La Stampa 17.02.2018
Un anno fa, a La Stampa, dalla prigione dove era recluso, aveva detto «non so che ne sarà di me». E ieri la magistratura turca ha deciso che le porte del carcere per Ahmet Altan e altri cinque giornalisti, fra cui suo fratello, Mehmet, devono rimanere chiuse per sempre. Il tribunale di Istanbul ha riconosciuto i sei reporter colpevoli di aver cercato di sovvertire l’ordine costituzionale e di essere membri di Feto, il network di Fethullah Gülen, ex imam in autoesilio negli Usa, un tempo alleato…